Il Caolino è classificato come corroborante, biostimolante e potenziatore della resistenza delle piante.
Il Caolino BPLN, in agricoltura convenzionale, integrata, biologica, in pieno campo o in serra protegge vegetazione e frutti da attacchi di insetti, funghi e batteri, dalle temperature eccessive dovute a radiazioni solari e da carenze idriche conseguenti. Previene cascola, rugginosità, ticchiolatura, necrosi fogliare, defogliazioni, lesioni e ustioni di tessuti delicati, calo di produzione. Migliora il metabolismo delle piante, l’accrescimento e la colorazione dei frutti.
Il sottile velo bianco di caolino BPLN che si forma per essiccazione della dispersione acquosa svolge azione fitoprotettiva per via esclusivamente fisica, totalmente non tossica e biocida.
Si sfrutta infatti la proprietà del caolino di creare una barriera fisica attorno agli organi vegetali.
- Grazie al colore, all’impalpabilità e all’assenza di odore, rende di difficile riconoscimento la vegetazione ed i frutti da parte di numerose specie di insetti e di alcuni uccelli
- Il velo di caolino rende la superficie vegetale scivolosa, impedendo così agli insetti di posizionarsi stabilmente, nutrirsi e deporre le uova (ad. es. mosca dell’olivo)
- Riduce l’umidità superficiale ostacolando l’insediamento di funghi e batteri
- Il colore bianco riflette fino al 70 % della radiazione solare, infrarossa e ultravioletta, impedendo così il surriscaldamento dei tessuti vegetali, le scottature fogliari e l’avvizzimento. Riduce l’insorgere di carenze idriche.
Modalità d’impiego, dosaggi e consigli per l’uso
La modalità d’uso del caolino BPLN prevede la sua applicazione in sospensione acquosa.
Può essere irrorato con nebulizzatori e atomizzatori manuali e meccanici.
La concentrazione varia tra 0,2 Kg e 5 Kg / 100 litri d’acqua.
E’ sempre buona norma accertare preventivamente che il caolino non si depositi a seguito dell’aggiunta di altri composti.
Inoltre è sempre consigliabile adottare dei semplici accorgimenti per la corretta formazione della sospensione.
Per ottenere un prodotto ottimale si consiglia di:
- Versare un po’ di acqua sul fondo della botte
- Accendere l’agitatore
- Versare il caolino
- Aggiungere la restante parte di acqua
Non bisogna inoltre dimenticare che una caratteristica dell’acqua è l’elevata tensione superficiale Pertanto su superfici lisce essa non si spande e non bagna uniformemente, ma si raccoglie in gocce, cordoli o rivoli pertanto
è necessario pretrattare l’acqua aggiungendo una sostanza a funzione tensioattiva, possibilmente qualificata per l’uso in agricoltura biologica, che abbassi la sua tensione superficiale e che svolga anche una leggera azione adesivante oltre a quella bagnante
Ottima, ad esempio, è l’azione combinata del caolino col sapone molle potassico. L’adesività assicura che il sottilissimo velo bianco di caolino BPLN permanga anche dopo deboli piogge o intense rugiade.
Il velo deve essere mantenuto per tutto il periodo in cui occorra svolgere l’azione protettiva.
E’ fondamentale intervenire in prevenzione quindi all’inizio dell’ ovideposizione di insetti e dell’infezione dei funghi.
Per prevenire i fitofagi, le dosi consigliate di Caolino BPLN in agricoltura sono pari a 3-5 Kg / 100 l d’acqua.
Generalmente si esegue il primo intervento con la dose massima e si prosegue con dosi consigliate più basse.
Il numero di interventi è legato alla frequenza delle generazioni dell’insetto, alle condizioni climatiche, all’accrescimento delle piante e dei frutti da proteggere.
Formati
- sacco da 10 Kg
- sacco da 15 Kg
- sacco da 30 Kg